Pionieri delle interfacce cervello-computer
recoveriX è un prodotto medico di g.tec medical engineering GmbH, Austria. Nel 2016, g.tec ha aperto il primo centro di formazione recoveriX al mondo a Schiedlberg, in Austria.
Visita il sito web
recoveriX, creata da g.tec medical engineering GmbH, è all’avanguardia nel campo della neuroriabilitazione e offre una tecnologia all’avanguardia di interfaccia cervello-computer (BCI) che favorisce il recupero delle persone colpite da ictus e sclerosi multipla. In qualità di leader nelle interfacce cervello-computer e nelle neurotecnologie, g.tec sviluppa hardware e software pionieristici utilizzati a livello globale in aree che vanno dalla riabilitazione motoria alla pianificazione di interventi chirurgici per tumori cerebrali ed epilessia, alla comunicazione con individui in stati alterati di coscienza (coma, sindrome locked-in) e alla ricerca sul cervello.
Lanciata nel 2016 a Schiedlberg, in Austria, recoveriX è stata inizialmente sviluppata per aiutare i sopravvissuti a un ictus a recuperare la mobilità degli arti superiori e inferiori. Nel 2023, abbiamo ampliato la nostra missione per supportare le persone affette da sclerosi multipla, rendendo recoveriX il primo sistema di riabilitazione BCI al mondo che collega le attività mentali – in particolare la visualizzazione dei movimenti – con un feedback visivo e tattile in tempo reale.
Fondata da Christoph Guger e Günter Edlinger, che hanno guidato il settore delle BCI sin dall’introduzione del primo sistema BCI portatile nel 1999, g.tec vanta oltre due decenni di esperienza nel contribuire alla ricerca globale sulla neuroriabilitazione. Il nostro impegno nel far progredire le neurotecnologie ha alimentato numerose collaborazioni di ricerca internazionali, consolidando il nostro ruolo di pionieri di soluzioni trasformative per la salute del cervello.
recoveriX incarna la nostra visione di un mondo in cui le neurotecnologie innovative consentono alle persone di superare le limitazioni, recuperare l’indipendenza e abbracciare il futuro della guarigione.
